Pubblicato in: vino rosa

oPaL, iL ViNo RoSaTo Di DaViNuM

Curiosità: alla ricerca della DOC o dell’IGT o di qualsiasi altra Denominazione di Origine o Indicazione Geografica, in retroetichetta, non ne trovo traccia. Sto parlando di Opal di Davinum [scopri qui la Cantina], che in effetti è semplicemente denominato Vino Rosato (e perché non “rosa”?), vinificato su base sangiovese con un saldo di merlot e dal lotto intuisco che si parla di una bottiglia fresca fresca di commercializzazione, dato che quel 01/23 si riferisce verosimilmente all’anno in corso. Alla vista, appare di un bellissimo color rosa salmone, con nuances corallo; al naso profuma di pesca🍑 tabacchiera e fragoline di bosco. In bocca è sorprendentemente ricco di frutto, strutturato, con una persistenza aromatica da “Grande Vino Rosa”, seppur nel finale di sorso e nel retrogusto, il tutto si faccia più evanescente, più flebile. La sensazione, di fronte a questa bellissima bottiglia di Opal – dal design decisamente originale e accattivante – è che sia un vino da “cogli l’attimo”: sorprendente ed emozionante, da sorseggiare in una calda sera d’estate – come quelle di quest’afoso Luglio – a rinfrescare le nostre amate papille linguali👅. Che ringraziano🥰 e sostengono si tratti di un vino STRABUONO🏆🏆🏆 di fascia alta, alla faccia delle DO e delle IG, qui “non pervenute”.
Post Scriptum: piacevolezza e riBevibilità, davvero a livelli altissimi…, chi l’avrebbe mai detto che con il sangiovese, ne uscisse fuori un vino rosa così godurioso😋?

etichetta 7 | colore 9,49 | profumo 8,97 | densità 8,71 | persistenza 9,16 | tipicità 8,94 | struttura 8,72 | discesa in gola 9,14 | retrogusto 7,84 | ribevibilità 9,87 | prezzo 10 | piacevolezza globale 9,70
PUNTEGGIO TOTALE 107,54

mi ha emozionato perché è fruttato, fresco e beverino

Pubblicato in: wine tasting

DaViNuM: La CaNTiNa CHe NoN Ti aSPeTTi❗️

Ecco la sorpresa-bis, dopo quella d’inizio Maggio: volendo approfondire “chi sta dietro” al brand toscano Davinum – scoperto con l’assaggio del Nostrum 1 mese fa – ho deciso di visitare personalmente la cantina toscana ubicata in quel di Castelfiorentino, al piano “sotterraneo” di una struttura che ospita, al pianterreno, una lussuosa Azienda dedicata ai mobili e all’arredocasa (!). Appena scese le scale che portano all’ingresso della cantina Davinum, si apre davanti agli occhi uno spettacolo che le foto 👇 non restituiscono al 100% dell’esperienza reale.

《Davinum è una creazione della family Schaetti…》inizia a raccontarmi Matteo Corsini – team enologico Davinum – che mi accoglie con grande entusiasmo e mi fa assaggiare uno dopo l’altro: Toscanetti, un sangiovese in purezza di bella freschezza e ciliegiosità; Opal, un interessante vino rosa IGT fruttato e freschissimo, da riassaggiare con maggior calma e discernimento (è una promessa, non una minaccia😁); Solo Uno, una piccola (quantitativamente) ma importante (qualitativamente) produzione di “gran sangiovese” in purezza, prodotto solo nelle migliori annate e lasciato a maturare per 24 mesi in barrique nuove.
Che dire? Tutto moooolto interessante e di stra-ordinaria piacevolezza: ne riparleremo sicuramente nelle prossime settimane✳️, assaggiando i vini singolarmente e decifrandone in profondità il “loro carattere”, supportati dalla micrometrica scala valutativa dell’algoritmo qualitativo.
Una domanda, però, sorge spontanea: che cavolo ci fanno queste bellissime anfore 👇…

…ubicate nel bel mezzo della barriccaia Davinum??? (lo scopriremo solo bevendo😋).

✳️già tra pochi giorni, in anteprima di assaggio: Toscanetti 2022!